Il periodo storico che stiamo vivendo, caratterizzato dalla crisi pandemica da Covid-19, ha visto aumentare esponenzialmente la richiesta di materie prime, sia a causa della pandemia sia a causa di motivi politico-economici, generando un allarme approvvigionamenti.

In particolare, tale crescita nelle richieste ha generato un’impennata dei prezzi rompendo di fatto gli equilibri dei mercati e provocando una scarsa reperibilità dei materiali e continui ritardi nelle consegne, con significative ripercussioni sulla capacità produttiva di diverse aziende in diversi settori.

 

Come possiamo gestire l’allarme approvvigionamenti ?

Alla luce di ciò, ci si interroga sempre più frequentemente sull’approvvigionamento delle materie prime e sulla gestione dei fornitori, che assumono un ruolo determinante per consegnare al consumatore finale un prodotto qualitativamente soddisfacente, nei tempi richiesti.
In quest’ottica, non basta più la tendenza a trasformare tutti i costi da fissi a variabili, ma approcciando il concetto di filiera logistica integrata (supply chain), si punta ad instaurare un rapporto collaborativo tra fornitore e cliente che sia duraturo ed efficiente, così che la qualità dei rapporti stessi si rifletta sulla qualità del prodotto finito e quindi sulla soddisfazione del cliente.

L’obiettivo comune degli attori della supply chain non dev’essere più quello della massimizzazione del profitto: la priorità diventa, infatti, quella di equilibrare spese, costi interni e livelli di servizio a tutti i livelli della filiera, creando nuovo valore. Pertanto l’attenzione non sarà posta esclusivamente sul prezzo d’acquisto, ma anche sul costo globale inteso come costo di filiera.

 

Esistono metodi di gestione?

Per far sì che si verifichino le condizioni ottimali alla gestione degli approvvigionamenti nella filiera sarà necessario modificare i rapporti tra le parti interessate, vertendo sempre maggiormente ad un’integrazione strategico-operativa.
Rispetto ai classici rapporti negoziali che prevedono la trattativa sul prezzo e la messa in competizione di più fornitori, i rapporti di integrazione strategico-operativa tra cliente e fornitore hanno l’obiettivo di creare collaborazioni che portino vantaggi a tutta la filiera e quindi al prodotto finito.
Un empio molto emblematico dell’integrazione tra le parti è rappresentato dal codesign, secondo il quale fornitore e cliente si impegnano nella co-progettazione del prodotto.

 

Come fare: Creare valore insieme!

Affinché un qualsiasi attore della filiera possa instaurare un rapporto di collaborazione strategica con un proprio fornitore è necessario che questo conduca un’analisi sui fornitori stessi, finalizzata ad individuare quelli con i quali i rapporti di forza sono “bilanciati”, in cui, cioè, nessuna delle due parti ha un potere contrattuale dominante.

In conclusione: per far fronte alle incertezze che caratterizzano il mercato odierno, si può affermare come si possa rivelare una strategia vincente la collaborazione tra cliente e fornitore, in grado di conferire valore aggiunto all’intera catena di fornitura.