Lo sapevi che  per gli interventi edilizi e di efficientamento energetico che danno diritto alla detrazione d’imposta vi è la possibilità di anticipare il beneficio e quindi poterli cedere?

L’articolo 121 del decreto rilancio, ha introdotto, infatti la possibilità di poter cedere i crediti fiscali derivanti da interventi che danno diritto alle detrazioni.

 


Quali crediti puoi cedere e a chi?

Se dal primo gennaio 2020 hai sostenuto spese per interventi:

  • di ristrutturazione edilizia;
  • di riqualificazione energetica;
  • di recupero e restauro delle facciate di edifici;
  • di installazione di impianti fotovoltaici;
  • di installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici;
  • relativi al 110% sisma ed ecobonus

Puoi cedere la tua detrazione in due modi:

  1. direttamente al fornitore ( se il fornitore vuole essere pagato con credito fiscale): si parla in questo casi di sconto in fattura
  2. soggetti terzi: in questo caso si parla di cessione del credito a soggetti non finanziari
  3. alla banca o alla posta: in questo caso si parla di cessione del credito a soggetti finanziari

 


Come funzione lo sconto in fattura?

Già dal 2020 è stato introdotto a regime la possibilità di richiedere lo sconto in fattura al proprio fornitore.

Cosa vuol dire però sconto in fattura?

Se stai affrontando una ristrutturazione è molto probabile che i costi che Ti stai trovando ad affrontare siano assolutamente rilevanti. Mediante il meccanismo dello sconto in fattura puoi chiedere al Tuo fornitore di convertire le Tue detrazioni future collegate alla ristrutturazione in uno sconto da applicare in fattura al momento del pagamento.

Ecco per esempio che anziché fare un bonifico da 45.000€ all’impresa edile potresti trovare a cedere il credito fiscale al Tuo fornitore e procedere ad un bonifico di 22.500€.

Ovviamente, perché questo accada il fornitore deve essere d’accordo ad applicare lo sconto nella fattura e ad accettare così le Tue detrazioni quale parte del pagamento della fattura.

Una volta effettuato il pagamento della fattura però Tu dovrai procedere a cedere il Tuo credito al fornitore: dovrai dunque contattare un commercialista affinché compili e trasmetta all’Agenzia delle Entrate il modello di cessione del credito e affinché rilasci il visto di conformità, ossia la certificazione che il credito è esistente sulla base di una serie di documenti (piuttosto cospicua) che il commercialista Ti richiederà.

Da novembre 2021 è poi obbligatoria anche la asseverazione della congruità delle spese da parte di un tecnico (geometra, architetto, ingegnere, perito) che, sotto forma di computo metrico dettagliato, attesti che i costi sostenuti non eccedono i valori stabiliti dal prezziario DEI.

Attenzione però: spessissimo i fornitori a loro volta devono cedere a loro volta ad una Banca il Tuo credito per finanziare la loro attività. Questo fa sì che spesso il fornitore applichi una maggiorazione ai propri costi finalizzata a coprire il costo della successiva cessione del credito alla Banca.

 


Come funziona la cessione del credito alla banca o alla posta?

Può tuttavia accadere che fornitore non sia d’accordo ad applicare lo sconto nella fattura e ad accettare così le Tue detrazioni quale parte del pagamento della fattura.

In questo caso puoi cedere direttamente il Tuo credito fiscale, le Tue detrazioni future, ad un soggetto terzo o ad una Banca o alla Posta. Il soggetto a cui cederai il credito Te lo sconterà, questo vuol dire che Ti restituirà una somma ridotta di un importo pari al costo dell’operazione e degli interessi che gli devi pagare per averTi anticipato una somma che altrimenti avresti potuto recuperare in 10 o 5 anni (a seconda del Tipo di intervento –>Bonus fiscali in edilizia anno 2022)

Una volta effettuato il pagamento della o delle fatture Tu dovrai procedere a cedere il Tuo credito alla Banca (o Posta): dovrai dunque contattare un commercialista affinché compili e trasmetta all’Agenzia delle Entrate il modello di cessione del credito e affinché rilasci il visto di conformità, ossia la certificazione che il credito è esistente sulla base di una serie di documenti (piuttosto cospicua) che il commercialista Ti richiederà.

Anche in questo caso, da novembre 2021 è poi obbligatoria anche la asseverazione della congruità delle spese da parte di un tecnico (geometra, architetto, ingegnere, perito) che, sotto forma di computo metrico dettagliato, attesti che i costi sostenuti non eccedono i valori stabiliti dal prezziario DEI.

Attenzione: le Poste sono il soggetto che costa di meno in termini di sconto del credito, ma spesso le difficoltà incontrate e la scarsa assistenza in fase di cessione del credito (va fatto tutto online) porta a lungaggini e blocchi nella cessione del credito che possono risultare spiacevoli quando gli importi in gioco sono molto alti.

 


Cosa vuol dire asseverazione dei costi e perché é necessaria:

Come già sopra citato, le spese in edilizia vanno asseverate da parte di un tecnico (geometra, architetto, ingegnere, perito) al fine di accertare la congruità delle stesse ai prezzi vigenti ed al fine di evitare truffe ai danni dello Stato. Truffe che purtroppo nel 2021 sono state effettivamente e numerosamente perpetrate.

Il tecnico non potrà e non dovrà rilasciare un foglio che attesti in modo scarno la congruità: l’asseverazione deve essere rilasciata nella forma di computo metrico o accompagnata da un computo metrico che evidenzi analiticamente i prezzi applicati.

Attenzione: in caso di asseverazioni carenti, scarne e comunque non accompagnate da un computo metrico il commercialista chiamato a rilasciare il visto di conformità non lo rilascerà! In ogni caso, anche se dovesse con negligenza rilasciarlo, ricorda che l’Agenzia delle Entrate, qualora dovesse giudicare carente la asseverazione prodotta potrebbe contestarTi il credito e richiedere che lo riversi maggiorato di sanzioni ed interessi.

RicordaTi comunque prima di cedere qualsiasi credito di sentire il Tuo commercialista di fiducia per non incorrere in spiacevoli errori.

 


Quali sono le novità della Finanziaria 2022?

La finanziaria 2022 ha abolito il decreto anti-frode del 12 novembre 2021 che ha inserito per la prima volta il concetto dell’obbligo dell’asseverazione delle spese. Tuttavia l’obbligo permane in quanto la Finanziaria, oltre a stabilire il rinnovo, la proroga, la modifica  e l’introduzione di alcune detrazione in edilizia ha stabilito che l’asseverazione in caso di cessione del credito o di sconto in fattura va sempre e comunque prodotta.

A questo link trovi le novità in termine di detrazioni previste dalla Finanziaria 2022 in ambito edile –> Bonus fiscali in edilizia anno 2022