A dicembre abbiamo visitato Mondo Circolare, la fiera dedicata alla sostenibilità, all’economia circolare e ai nuovi modelli di impresa.
È stata un’occasione di confronto autentico, non solo con realtà impegnate sul fronte ambientale, ma anche con professionisti che operano ogni giorno sul mercato del lavoro e sull’organizzazione delle aziende.
Tra gli stand erano presenti diverse agenzie di ricerca e selezione del personale, particolarmente attente ai temi del welfare e del benessere organizzativo, accanto a imprese che promuovono una visione più responsabile dell’impatto ambientale.
Questo dialogo tra mondi diversi ha reso evidente come oggi la sostenibilità sia sempre più letta in modo integrato, includendo anche la dimensione umana e sociale del lavoro.
Il welfare come leva concreta per imprese e professionisti:
Nel confronto con alcune di queste realtà, il welfare si è inserito in modo tutt’altro che teorico. È emerso come strumento operativo da proporre alle aziende clienti, capace di rendere i servizi più efficienti e di accompagnare le imprese verso scelte di vantaggio fiscale e di miglior equilibrio tra vita privata e lavoro.
Per chi affianca le aziende nei processi di crescita e cambiamento, il welfare rappresenta oggi una leva concreta per intervenire sul clima interno, sulla motivazione delle persone e sulla qualità complessiva dell’esperienza lavorativa. Non un benefit accessorio, ma una parte sempre più centrale delle strategie organizzative.
Welfare ed ESG: il valore della componente sociale.
Durante Mondo Circolare il welfare è stato spesso collegato al tema dei criteri ESG, in particolare alla loro componente “social”. È proprio qui che il welfare trova una delle sue espressioni più forti, perché agisce sulle persone, sulle relazioni e sull’impatto che l’azienda genera all’interno e all’esterno della propria organizzazione.
In questo senso, il welfare è percepito come un importante volano per l’economia reale e per il miglioramento del clima interno. Investire nel benessere delle persone significa creare imprese sostenibili, capaci di crescere e di generare valore anche per il territorio.
Cosa ci dicono i dati sul lavoro nel 2025:
Questa visione trova conferma anche nei dati sul mercato del lavoro.
Il Randstad Employer Brand Research 2025 evidenzia come il lavoro venga scelto non solo in base alla retribuzione.
Cresce l’importanza del benessere complessivo, dell’equilibrio tra vita privata e professionale, della qualità dell’ambiente di lavoro e della percezione di far parte di un’organizzazione attenta alle persone. Sono elementi che incidono in modo diretto sull’attrattività delle aziende e sulla loro capacità di trattenere talenti nel tempo.
Nel 2025 le imprese più attrattive sono quelle che riescono a offrire un’esperienza lavorativa coerente, credibile e sostenibile, in cui il welfare diventa uno strumento concreto e non un benefit generico che arriva dall’alto per “fare la spesa” o per “fare benzina”.
Oltre il welfare “di facciata”:
Il rischio, infatti, è fermarsi a soluzioni superficiali e standardizzate. In molte realtà il welfare viene ancora interpretato come un adempimento o come una misura di fine anno, limitata a strumenti che difficilmente intercettano i bisogni reali delle persone.
Un welfare così concepito fatica a generare valore duraturo, non rafforza l’identità aziendale e non produce un impatto significativo sul clima interno.
Al contrario, un welfare progettato con attenzione può diventare una leva reale di benessere, engagement e produttività.
Il metodo Farwel: semplicità nella gestione, profondità nella progettazione.
È con questa visione che Ernesto De Petra, titolare di Farwel e massimo esperto di welfare aziendale personalizzato, ha progettato il nostro metodo.
Un approccio che parte dall’ascolto delle aziende e delle persone, per costruire piani di welfare coerenti con il contesto, il settore e i bisogni reali dei collaboratori.
In Farwel lavoriamo su due livelli. Da un lato offriamo semplicità e ordine nella gestione, grazie a una piattaforma che rende il welfare accessibile e conforme. Dall’altro mettiamo al centro la personalizzazione, lasciando alle persone la libertà di scegliere come utilizzare il proprio credito, nelle diverse fasi della vita.
Il welfare, in questa visione, non è solo una voce gestionale o fiscale, ma uno strumento culturale che contribuisce a migliorare il modo di lavorare e di stare in azienda.
Guardando al futuro:
La visita a Mondo Circolare e i dati sul mercato del lavoro del 2025 raccontano, da prospettive diverse, lo stesso cambiamento. Le persone chiedono attenzione, equilibrio e qualità. Le aziende sono chiamate a rispondere con strumenti concreti e con una visione di lungo periodo.
Investire oggi in un welfare pensato con cura significa costruire organizzazioni più sane, più attrattive e più sostenibili nel tempo.
E guardando al nuovo anno, il nostro invito è semplice: iniziare ora a pianificare il welfare per il 2026, trasformandolo in uno strumento strategico di valore!
Vogliamo anche ringraziare chi ci ha seguito, letto e condiviso riflessioni con noi nel corso del 2025. È stato un anno di confronto, ascolto e crescita, in cui il tema del benessere aziendale è diventato sempre più centrale nel dialogo con imprese e professionisti.
Auguriamo a tutti un periodo di feste sereno e rigenerante 😊
👉 Nel frattempo informati e rifletti: se vuoi progettare un piano welfare su misura per il prossimo anno, siamo qui pronti ad accompagnarti.
Se vuoi preparare un piano welfare efficace, deducibile, personalizzato e pronto per il 2026, contattaci, siamo il Partner giusto.
Contatti:
Se desideri approfondire l’argomento, puoi contattarci compilando direttamente il form, oppure, tramite i seguenti riferimenti:
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