Conosciamo molto bene le difficoltà del contesto socio-economico attuale.
Quando incontriamo dirigenti, titolari o responsabili delle risorse umane, affrontiamo insieme tre punti cardine per trovare la strategia più adatta per le nostre imprese clienti: 

  • il budget che l’azienda può investire nel welfare 
  • la struttura del team dipendente (da chi è formato, di cosa hanno bisogno) 
  • le richieste che l’azienda riceve “dall’alto”: certificazioni, sostenibilità, reputazione

Ecco perché parlare di welfare aziendale significa molto più che offrire un buono spesa o un ticket carburante. Significa rispondere in modo concreto e strategico alle sfide della sostenibilità, della retention e dell’equilibrio vita-lavoro.
Significa guardare avanti, abbracciando un modello di impresa
responsabile, attento alle persone e al territorio.

 


Welfare e conciliazione: un’opportunità sociale, non solo aziendale.

Negli ultimi anni, il concetto di “povertà” è cambiato. Non si parla più solo di reddito insufficiente, ma di una condizione complessa che comprende isolamento, precarietà lavorativa e difficoltà di accesso ai servizi. In questa situazione, la conciliazione vita-lavoro è una leva potente per ridurre le disuguaglianze e contrastare le nuove povertà.

Secondo quanto emerge dal Quaderno 15 della Fondazione Marco Vigorelli “Il valore della persona nei contesti organizzativi”, il welfare aziendale è uno strumento sempre più strategico per affrontare le sfide dell’impresa contemporanea.

Non si tratta solo di benefit o servizi aggiuntivi, ma di una vera leva culturale e organizzativa capace di ridefinire il significato stesso del lavoro. 

In particolare, il welfare personalizzato consente all’azienda di riconoscere i bisogni specifici dei singoli dipendenti, valorizzandoli come persone e non solo come risorse produttive.

Questo approccio, che si sposa pienamente con il nostro metodo, permette di coniugare:

  • efficienza e benessere
  • prestazione e cura

generando valore sia per l’impresa sia per la società. 

L’adozione di un welfare ad personam che risponda ai bisogni reali del lavoratore e coinvolga realtà del territorio, rende il lavoro più umano e sostenibile. 

È una visione lungimirante, che non si limita alla produttività ma guarda al senso del lavoro come luogo di realizzazione personale e sociale.

Strumenti come orario flessibile, smart working, permessi legati alla genitorialità o all’assistenza familiare, non sono più benefit opzionali, ma elementi chiave per sostenere i lavoratori e rendere le aziende più forti. 

Quando il welfare è progettato su misura riesce a rispondere a esigenze reali e migliora concretamente la qualità della vita.

 


Il metodo Farwel: il welfare personalizzato che crea valore.

Il metodo Farwel si basa su:

  • Ascolto attivo e raccolta dati tramite questionari ai dipendenti
  • Analisi delle esigenze dell’azienda e del suo team
  • Progettazione di piani su misura, con una parte economica e una di servizi concreti (viaggi, trasporti, assistenza domiciliare, abbonamenti, formazione)
  • Convenzioni locali con attività del territorio: un valore per il dipendente e un impulso per l’economia locale
  • Piattaforma digitale facile da usare e assistenza costante

Il risultato?
Un welfare vivo, tangibile, utile.
Un sistema
win-win in cui il dipendente si sente supportato e l’azienda ottiene un ritorno in termini di benessere, produttività e reputazione.

 


Welfare e sostenibilità: l’integrazione con i criteri ESG.

Il welfare aziendale personalizzato non è soltanto un beneficio per i dipendenti o uno strumento di fidelizzazione: è anche un tassello sempre più strategico per dimostrare l’impegno dell’impresa nei confronti della sostenibilità sociale, un elemento chiave dei criteri ESG (Environmental, Social, Governance).

Come evidenziato dall’approfondimento Sostenibilità delle imprese, quale ruolo per il welfare aziendale nella rendicontazione ESG pubblicato da Secondo Welfare, le organizzazioni europee saranno progressivamente chiamate a rendicontare in modo standardizzato le loro azioni nel campo della sostenibilità, attraverso la direttiva CSRD e gli standard ESRS.

Grafico Welfare aziendale e sostenibilità sociale - Farwel

Il welfare personalizzato consente all’azienda di riconoscere i bisogni specifici dei singoli dipendenti, valorizzando la sostenibilità sociale del lavoro.

In particolare, il welfare aziendale trova piena coerenza con la lettera S (Sociality) degli ESG, legata all’impatto sociale.

Le imprese possono infatti descrivere, e rendicontare, i propri piani di welfare come azioni concrete a favore della forza lavoro: protezione sociale, supporto alla genitorialità, inclusione delle persone con disabilità, politiche per l’equilibrio vita-lavoro.
Non solo.
Anche altri servizi aggiuntivi rientrano nel perimetro delle azioni valorizzabili:

  • flessibilità oraria, 
  • welfare territoriale 
  • programmi di formazione 
  • eventi di team building 

Con il nostro supporto, tutto questo diventa possibile e misurabile. 

Attraverso un metodo strutturato, dall’analisi dei bisogni alla progettazione su misura, fino alla gestione e al monitoraggio, ogni azienda può costruire un piano welfare strategico che non solo migliora il clima interno e ottimizza il carico fiscale, ma contribuisce anche a posizionare l’impresa come responsabile, inclusiva e sostenibile.

 


Il welfare come volano per il territorio:

La visione Farwel va proprio in questa direzione: rendere il welfare aziendale una scelta etica in linea con gli obiettivi ESG e con un modello imprenditoriale che guarda alla responsabilità sociale non come obbligo, ma come opportunità.

Un welfare aziendale personalizzato non è solo un benefit per il dipendente, ma un motore per la comunità.
Attivare convenzioni con attività locali – un pilastro della
nostra piattaformasignifica generare un impatto economico positivo sul territorio, incentivare il consumo responsabile e rafforzare la rete sociale. 

Un piano welfare ben progettato è una filiera corta del benessere, che coinvolge dipendenti, imprese, fornitori e famiglie.

 


Il futuro è nel welfare su misura:

In un periodo in cui il benessere lavorativo è un indicatore di successo aziendale, scegliere un piano welfare personalizzato significa progettare un’impresa più solida, più umana e più sostenibile

Con il nostro team puoi farlo, attraverso l’esperienza di Ernesto De Petra, un metodo collaudato e una visione sistemica capace di valorizzare persone e comunità.

Come avrai visto è online il nuovo sito Farwel, con un’area dedicata a casi studio, domande frequenti e approfondimenti sul welfare strategico.
Naviga e informati per una decisione consapevole: stiamo costruendo insieme il futuro del benessere aziendale.

 


Contatti:

Se desideri approfondire l’argomento, puoi contattarci compilando direttamente il form, oppure, tramite i seguenti riferimenti:

  • telefono cellulare 327.3513333
  • telefono fisso 030.5280092
  • mail info@farwel.it

La nostra sede è in Via Codignole, 21/D a Brescia.